Come il calcio mondiale si sta evolvendo con l’introduzione del Mondiale per Club e la nuova formula della Champions League.
La stagione 2024-25 si preannuncia come una delle più intense nella storia del calcio tra Champions League e Mondiali 2024, con la possibilità di disputare fino a 69 incontri. La necessità di bilanciare gli impegni porterà inevitabilmente le squadre a espandere i propri organici. L’attenzione si concentra in particolare sul Mondiale per Club, che verrà ospitato dagli Stati Uniti a partire dal 15 giugno 2025, vedendo la partecipazione di 32 squadre, tra cui l’Inter e, per l’Italia, una tra Juventus, Napoli e Lazio.
La rivoluzione dei tornei internazionali
La FIFA ha pianificato un’espansione significativa tanto per il Mondiale per le nazionali, che vedrà un incremento a 104 partite con 48 squadre partecipanti, quanto per il Mondiale per Club. Quest’ultimo, in particolare, si svolgerà con una formula extralarge che promette di riscrivere le regole del gioco, introducendo un mese di competizioni al termine della stagione calcistica. Questo significa che non ci sarà una vera e propria pausa estiva per giocatori e tifosi, con eventi di rilievo programmati per ogni giugno dal 2024 al 2026.
La Champions League, dal canto suo, non resta a guardare e si appresta a vivere una trasformazione con l’edizione 2024-25. La nuova formula prevederà 36 squadre, un aumento rispetto alle attuali 32, e un sistema di qualificazione che potrebbe portare a un massimo di 71 partite per le squadre che raggiungono tutte le finali disponibili, inclusi la Supercoppa Europea e la nuova Intercontinentale FIFA.
Le squadre dovranno quindi navigare in un calendario fitto, con l’introduzione di ulteriori turni in gennaio per la Champions e la necessità di competere sia sui fronti nazionali che internazionali. Ciò implicherà una gestione oculata delle risorse umane, con una rotazione dei giocatori che diventerà cruciale per mantenere alti livelli di competitività e freschezza fisica.
Impatto sul mercato e strategie di squadra
Le parole di Beppe Marotta, dirigente dell’Inter, evidenziano la consapevolezza delle squadre riguardo l’importanza di costruire organici ampi e competitivi, in grado di affrontare la densità dei nuovi calendari. L’approccio al mercato diventerà quindi più strategico, con la ricerca di giocatori in grado di condividere il peso delle competizioni e di assicurare prestazioni di alto livello in un arco temporale prolungato.
Le qualificazioni per questi tornei segnano già una fase calda, con le squadre italiane in lotta per assicurarsi un posto al sole. La Juventus, al momento, sembra avere la meglio per la qualificazione al Mondiale per Club, ma la situazione è ancora fluida e suscettibile a cambiamenti fino all’ultimo incontro.